Desenzano d/G, 18 dicembre 2018 – “Incomprensibile ed inaccettabile”, è questo il commento del Presidente del Consorzio Nicola Cesare Baldrighi riguardo alla previsione contenuta nel capitolo sulla proprietà intellettuale dell’Accordo commerciale fra Unione Europea e Messico,nella quale si afferma che la protezione del termine “GRANA” non è richiesta.
“Tale previsione – prosegue Nicola Cesare Baldrighi –, innanzitutto è in contrasto col fatto che il termine ‘GRANA’ è notoriamente parte integrante e caratterizzante della Denominazione di Origine Protetta GRANA PADANO, come riconosciuto anche dal Tribunale di Primo Grado delle Comunità Europee nella sentenza del 12 settembre 2007 nella causa T 291/03 sul marchio comunitario GRANA BIRAGHI. Ma soprattutto, pare inconciliabile col fatto che in Messico il Grana Padano è riconosciuto ai sensi dell’Accordo di Lisbona, con conseguente impegno del Messico a proteggere la denominazione contro qualsiasi imitazione o usurpazione”.
“La protezione assicurata alla denominazione Grana Padano dall’articolo 3 dell’Accordo di Lisbona non può che valere anche per i singoli termini che la compongono fra loro disgiunti, considerato che copre ‘qualsiasi’ imitazione o usurpazione e che dunque non è prevista alcuna limitazione o restrizione all’ambito della tutela”.
“Vale la pena di ricordare, inoltre, che l’articolo 6 dell’Accordo di Lisbona prevede che un nome riconosciuto in un Paese attraverso l’Accordo non può diventare generico finché è protetto nel Paese di origine”.
“Peraltro, in Messico la Denominazione di Origine ‘Grana Padano’ è stata a suo tempo registrata, così come il marchio Grana Padano”.
“Inoltre, non ci risulta che il Messico abbia inviato comunicazioni per far presenti limitazioni o esclusioni della protezione dei singoli termini della denominazione Grana Padano, così come non ci risulta sia stata fornita alcuna indicazione di sorta circa eventuali usi preesistenti del termine ‘GRANA’ in Messico, per cui non è dato sapere per quale motivo sarebbe stata negoziata l’eccezione sopra ricordata”.
“Risulta pertanto difficile capire in che modo l’eccezione negoziata dall’UE nell’ambito dell’Accordo commerciale con il Messico relativamente alla mancata protezione del termine ‘GRANA’ potrebbe conciliarsi con le espresse disposizioni dell’Accordo di Lisbona, che a nostro avviso renderebbero di fatto non applicabile l’eccezione in questione”.
“Abbiamo pertanto prontamente chiesto spiegazioni direttamente alla DG Agri della Commissione, oltre a sensibilizzare sulla questione il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo e il Ministero dello Sviluppo Economico, nonché l’Ufficio Marchi e Brevetti”.
“Intendiamo andare avanti con la massima determinazione, in tutte le sedi e in tutti i contesti possibili, per far valere le nostre ragioni e ottenere la piena tutela della DOP Grana Padano, nel rispetto di quanto previsto a livello comunitario e della protezione garantita alla denominazione stessa dall’Accordo di Lisbona”,conclude Nicola Cesare Baldrighi.