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RICERCA. VIA AL PROGETTO CRIOGERM: NASCE LA BANCA DI CONSERVAZIONE DELLE RISORSE GENETICHE CAPRINE

Rivolta d’Adda, 8 luglio 2021 – “Siamo molto orgogliosi di aver avviato questo nuovo progetto “Criogerm” in partnership con lAssociazione Nazionale della Pastorizia e finanziato da Regione Lombardia. Preservare le risorse genetiche animali e operare in questa direzione è fondamentale per avere maggiori potenzialità future di adattamento alle minacce del cambiamento climatico in atto. La creazione di questa nuova Criobanca per la conservazione del germoplasma delle popolazioni caprine è un progettoambizioso, che si va ad aggiungere ad altri in corso dedicati ai diversi settori nei quali l’Istituto è specializzato, che vanno dalla riproduzione e selezione animale all’embriologia e colture cellulari, dalla genetica molecolare all’acquacoltura, microalghe e cosmetologia. Nonostante l’anno complesso, lo Spallanzani ha infatti continuato a implementare i suoi ambiti di ricerca, e ad essere al fianco delle imprese, per supportarle e contribuire allo sviluppo del settore agroalimentare e degli attori che ne fanno parte”.

Con queste parole Marina Montedoro, direttore dell’Istituto di Ricerca Lazzaro Spallanzani di Rivolta d’Adda (CR) commenta l’avvio del nuovo progetto in seno all’Istituto, CRIOGERM, finanziato dall’Operazione 10.2.01 – “Conservazione della biodiversità animale e vegetale” del PSR-FEASR della Regione Lombardia. In partenariato con l’Associazione Nazionale della Pastorizia (Assonapa), ha l’obiettivo di creare una Criobanca di materiale seminale, caratterizzato per qualità e fertilità dei riproduttori, ai fini della conservazione delle risorse genetiche delle popolazioni caprine. La Criobanca sarà realizzata per cinque razze caprine a rischio estinzione: Orobica, Frisa Valtellinese, Bionda dell’Adamello, Lariana e Verzaschese.

La creazione di Criobanche di materiale seminale e la caratterizzazione genetica sono alla base anche del progetto MEDIT-REPRODUCTION che prevede lo sviluppo di metodi per la conservazione, la riproduzione e l’allevamento intensivo della trota mediterranea o macrostigma, specie pregiata d’acque interne.

Sono però molti altri i progetti sui quali lo Spallanzani è impegnato. L’Istituto è partner del progetto “LEO” coordinato dall’ Associazione Italiana Allevatori (AIA) che ha l’ambizioso obiettivo di creare un’unica piattaforma Opendata per la zootecnia al fine di rendere disponibili dati climatici, ambientali, sanitari e riproduttivi utili per la conservazione della biodiversità del patrimonio zootecnico nazionale.

Nell’ambito della “Qualità e Sostenibilità delle Produzioni Agroalimentari” si è invece recentemente concluso il progetto NEWTECH coordinato dal CREA-ZA di Lodi in collaborazione con il Consorzio Tutela Grana Padano. L’obiettivo del progetto è stato lo sviluppo di tecniche avanzate a supporto della valutazione dell’autenticità delle produzioni DOP nel settore lattiero caseario nazionale. Nell’ambito del progetto l’Istituto Spallanzani è stato coinvolto nella tematica “Approcci innovativi per la lotta alla contraffazione nelle produzioni DOP del settore caseario, Grana Padano” sviluppando un approccio metabarcoding per la caratterizzazione del DNA vegetale residuale nel latte.

Altro importante progetto attivo è AGRI HUB, coordinato dal PTP Science Park e finanziato dal Bando Call HUB Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia, per lo sviluppo e l’integrazione tecnologica di una piattaforma High-Throughput per il miglioramento sostenibile dei processi produttivi delle filiere dell’agroalimentare. Lo scopo è quello di sviluppare specifiche tematiche di innovazione tecnologica che coinvolgano imprese e start up del settore agroalimentare per accrescere il know-how e favorire la crescita del sistema delle imprese operanti in Lombardia.

L’economia circolare è invece al centro di importanti attività che coinvolgono il Polo Microalghe dell’Istituto Spallanzani. L’Istituto, nell’ambito del trattamento e della valorizzazione di reflui e sottoprodotti agro-zootecnici e caseari, ha dato vita ad un Centro di Sperimentazione e Consulenza integrato ad un Parco Bioreattori per lo sviluppo di tecnologie e progetti imprenditoriali basati sull’uso delle microalghe.

Continuano infine anche le collaborazioni internazionali in progetti europei. Attive sono quelle per il progetto “Sustainable Algae Biorefinery for Agriculture and Aquaculture” che, finanziato dal Bando Horizon 2020 Blue Growth e coordinato dall’ Università di Almeria (Spagna), ha come scopo la realizzazione di una bioraffineria a base di microalghe, e AquaTech4Feed, coordinato dall’ Hellenic Agricultural Organization – Demeter, che ha come obiettivo quello di produrre nuovi ingredienti proteici per l’acquacoltura.

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