Capriolo (Brescia), 12 Novembre 2024 – “L’Azienda Agricola Ricci Curbastro sta continuando a rafforzare il suo impegno verso l’innovazione e la sostenibilità, elementi chiave della nostra lunga tradizione familiare che affonda le radici nel 1380: questo sta premiando in ogni direzione, come dimostrano i dati che vedono un +3,61% sul fatturato del vino e un lusinghiero tasso di crescita del 10,5% sull’export. Oltre ai costanti investimenti in viticoltura e cantina, tra cui il potenziamento nell’impianto fotovoltaico per aumentare la produzione di energia green del 50% in linea con il nostro obiettivo di autosufficienza energetica avviato nel 2002, abbiamo investito nella valorizzazione del nostro patrimonio storico, con la digitalizzazione dei materiali conservati nel Museo Agricolo e del Vino e nell’Archivio Ricci Curbastro, offrendo a studiosi e appassionati un centro di ricerche unico nel suo genere. Il Museo Agricolo del Vino, insieme all’agriturismo, ha accolto 5.500 visitatori nel 2023, con un incremento del 21,2% rispetto all’anno precedente, grazie anche al richiamo di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura”. Questo risultato ha contribuito significativamente al fatturato, con le vendite di vino che hanno rappresentato il 12,5% del totale aziendale, quasi il doppio della media nazionale. Nel 2024, il trend positivo si è ulteriormente consolidato: nei primi nove mesi dell’anno, le presenze nel Museo e nell’agriturismo sono aumentate del 7,5%, mentre il fatturato delle attività museali e agrituristiche è cresciuto del 7%. Le vendite di vino presso il nostro punto vendita aziendale hanno registrato un incremento del 10,5%. Questi dati confermano l’importanza strategica delle nostre iniziative culturali e turistiche, oltre che il crescente interesse per la nostra produzione vitivinicola di qualità. Ei risultati dimostrano come l’innovazione continua, la valorizzazione del territorio e il rispetto per l’ambiente siano da sempre alla base della nostra visione imprenditoriale”.
Con queste parole, Riccardo Ricci Curbastro, titolare dell’Azienda Agricola Ricci Curbastro di Capriolo (BS), nel cuore della Franciacorta, introduce il nuovo Bilancio di sostenibilità redatto dall’azienda. Nel 2017 è stata la prima in Lombardia a ottenere la certificazione come “Azienda Sostenibile” secondo lo standard Equalitas, per il suo impegno sotto il profilo ambientale, economico e sociale. Nel 2023, è stata poi la prima azienda in Franciacorta a trasformarsi in Società Benefit, integrando nell’oggetto sociale non solo gli obiettivi di profitto, ma anche lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera.
Risultati che appaiono ancora più significativi se confrontati con quelli generali del mercato del vino, che sta attraversando un momento difficile a livello globale, Italia compresa. Dopo due anni di crescita significativa (+26% nel 2021 post-Covid e +6,6% nel 2022), l’aumento dei costi energetici, delle materie prime e l’inflazione hanno avuto un impatto rilevante.
“In controtendenza rispetto al quadro generale, il Franciacorta ha registrato un incremento di fatturato del 2,8%, nonostante una diminuzione del 3,4% nel numero di bottiglie vendute” – aggiunge Gualberto Ricci Curbastro. La nostra azienda, in questo contesto, ha ottenuto risultati positivi. Nonostante un calo dell’1,15% nelle vendite di vino, abbiamo ottenuto un incremento del fatturato del 3,61%, grazie a una gestione oculata dello stock di cantina e a una buona risposta del mercato. In particolare, l’export ha mostrato un aumento del 10,5% in volumi, raggiungendo il 23,65% delle nostre vendite totali. Abbiamo inoltre ampliato la superficie vitata a Franciacorta DOCG, passando dai 27,5 Ha del 2022, ai 32,5 nel 2024, e aumentato la produzione di bottiglie, rispondendo alle richieste del mercato. Guardando ai dati del 2024, quelli fino a settembre ci permettono di essere ottimisti. Al terzo trimestre, la crescita complessiva del fatturato derivante dalla vendita di vino è stata del 3,21%. Questo risultato positivo è dovuto principalmente all’incremento delle vendite dirette al punto vendita (+9,94%) e a una crescita del 2,54% del fatturato totale sul mercato interno, che ha giocato un ruolo fondamentale in questa crescita. Per quanto riguarda l’export – conclude Gualberto – si registra un leggero calo del 4% rispetto a settembre 2023, dovuto principalmente all’indebolimento dello yen, che ha influito negativamente sulle importazioni in Giappone, e alla situazione economica incerta negli Stati Uniti. Tuttavia, la quota di export sul nostro fatturato complessivo rimane stabile al 24%, in linea con la media aziendale. In Europa, invece, le performance sono state molto incoraggianti, con una crescita significativa in mercati come Svizzera, Germania e Belgio. Questi risultati, seppur ottenuti in un contesto economico globale difficile, ci spingono a guardare con fiducia all’ultimo trimestre dell’anno e al futuro del 2024”.
Continua inoltre l’impegno dell’Azienda Ricci Curbastro nella ricerca sul campo. In collaborazione con l’Università degli Studi di Brescia, sta portando avanti due progetti all’avanguardia per la misurazione e la conservazione della biodiversità nei terreni vitivinicoli, con l’obiettivo di promuovere una viticoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Il primo progetto utilizza la tecnica innovativa del DNA metabarcoding per analizzare la biodiversità del suolo, monitorando le specie presenti tramite il DNA estratto dal terreno.
“Grazie a questa tecnologia”, commenta Filippo Ricci Curbastro, enologo dell’azienda “si ottengono dati più precisi sullo ‘stato di salute’ del suolo, essenziali per garantire una maggiore fertilità e ridurre l’invasività delle concimazioni. Un terreno ricco di biodiversità favorisce l’assorbimento dei nutrienti da parte delle piante, migliorandone la crescita. L’uso del DNA metabarcoding, ora approvato dallo standard Equalitas, ci conferma ancora una volta pionieri nell’innovazione in Franciacorta”.
Il secondo progetto, avviato nel 2023, si concentra sulla biodiversità delle comunità vegetali che caratterizzano l’agroecosistema del vigneto. Utilizzando tecnologie di telerilevamento tramite droni e intelligenza artificiale, il team di ricerca dell’Università di Brescia, in collaborazione con Ricci Curbastro, sta sviluppando strumenti per mappare la biodiversità del vigneto.
“Questi strumenti – aggiunge l’enologo – permettono di identificare le specie vegetali presenti e di quantificare i benefici ecosistemici offerti dalla biodiversità, contribuendo così alla gestione sostenibile del vigneto. Grazie al machine learning, il progetto è in grado di analizzare automaticamente i dati raccolti, fornendo alle aziende vinicole informazioni utili per la conservazione e il miglioramento della biodiversità, con l’obiettivo di garantire un’agricoltura sempre più sostenibile”.
Un impegno, quello dentro e fuori dal vigneto, certificato da numerosi premi. Nel 2024, l’azienda ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria nell’ambito del Concorso Letterario Nazionale “Bere il Territorio” di GoWine, per il suo impegno verso la sostenibilità sociale. Tra le iniziative premiate figurano il progetto di costruzione di nidi artificiali con i detenuti di Alessandria, i percorsi formativi per studenti “Scopri il Vigneto” e “Giochiamo e impariamo con Acinello”, integrati con le attività del Museo Agricolo e del Vino, e il coinvolgimento della comunità locale attraverso la trasformazione in Società Benefit.
Nel 2023, l’azienda aveva già ottenuto riconoscimenti prestigiosi come il Premio Gavi La Buona Tavola, l’Unicredit Wine Award, la Menzione Speciale Corporate Heritage e il Premio Agricoltura 100 di Reale Mutua e Confagricoltura.
Nel 2024, Ricci Curbastro è inoltre candidata per i Corporate Heritage Awards e il Premio Monografie d’Impresa, grazie alla monografia intitolata “Noi raccontati da voi – The way you see us”, che raccoglie i post e i racconti spontanei dei visitatori e clienti.
Infine, anche i vini dell’azienda continuano a ricevere importanti riconoscimenti. Quest’anno, il Franciacorta Dosaggio Zero Gualberto 2014 ha ricevuto i Due Bicchieri Rossi nella Guida Vini d’Italia Gambero Rosso 2025, confermando l’eccellente qualità della produzione. Dal 2002 a oggi, Ricci Curbastro ha collezionato un totale di 10 Tre Bicchieri e 24 Due Bicchieri Rossi, per un totale di 34 riconoscimenti. Anche sulla guida BIBENDA 2025 della FIS, l’azienda ha ottenuto 22 Cinque Grappoli negli ultimi 25 anni: 9 per il Franciacorta Dosaggio Zero Gualberto, 6 per il Franciacorta Satèn Brut e 7 per le selezioni Museum Release (Brut, Satèn e Extra Brut), nate per esaltare i Franciacorta che affinano sui lieviti per oltre 9-12 anni. Infine, nella Guida Vinibuoni d’Italia 2025 del TCI, il Franciacorta Extra Brut Museum Release 2011 ha ricevuto la prestigiosa Corona ed è stato inserito tra i Top 300 vini premiati.
APPENDICE: PROGETTI E RISULTATI DELLE RICERCHE SUL SUOLO
Biodiversità dei suoli
Nel mese di marzo del 2024 è stata avviata la procedura di valutazione e quantificazione della biodiversità dei suoli di 3 vigneti (V1, V2,V3) di proprietà dell’Azienda Agricola Ricci Curbastro. La valutazione è stata condotta adottando l’approccio molecolare definito come “DNA metabarcoding”, i cui risultati hanno permesso di effettuare valutazioni in merito alla biodiversità dei metazoi dei terreni analizzati e di calcolare i rispettivi indici di biodiversità. I dati ottenuti dopo il processo di analisi bioinformatica ed assegnazione tassonomica sono stati utilizzati per calcolare gli indici di biodiversità e per analizzare l’abbondanza relativa dei principali gruppi di invertebrati dei suoli.
Il dataset include un totale di 302.937 sequenze (chiamate “reads”) che sono state classificate in 4.119 gruppi tassonomici. Questi i risultati emersi:
INDICI DI BIODIVERSITÀ.
Ricchezza di taxa: rappresenta il numero di gruppi tassonomici (taxa) identificati in ciascun campione. In media, ogni campione contiene circa 900 taxa. Non sono state rilevate differenze statisticamente significative tra i tre vigneti per questo valore.
Indice di Shannon: questo indice misura la diversità delle specie presenti in una comunità, tenendo conto sia del numero di specie sia della loro abbondanza relativa. I risultati mostrano un buon livello di biodiversità in tutti e tre i vigneti, con valori compresi tra 5,23 e 5,5.
Indice di Simpson: questo indice valuta l’omogeneità della comunità e rileva se ci sono specie dominanti. Un valore dell’indice vicino a 1 indica una distribuzione uniforme tra le specie, segno di una comunità diversificata senza specie predominanti. I risultati mostrano un indice di Simpson elevato, confermando una diversità significativa tra i metazoi presenti nei suoli dei vigneti.
Abbondanza relativa: indica la percentuale di sequenze assegnate a ciascun gruppo tassonomico in ogni campione. I risultati evidenziano una netta prevalenza di artropodi, che rappresentano l’83,82% delle sequenze nei tre vigneti (V1, il 79,32% in V2 e il 72,72% in V3). Gli anellidi seguono con percentuali variabili tra il 12,98% e il 23,43%. Questa predominanza è coerente con quanto riportato in letteratura sulla biodiversità dei suoli.
Dall’analisi emerge un quadro positivo della biodiversità nei suoli dei vigneti, con una comunità di invertebrati variegata e abbondante. Questi organismi, che svolgono un ruolo chiave nei cicli biogeochimici dei nutrienti, contribuiscono attivamente alla fertilità del terreno. La scarsa presenza di insetti epi-edafici, che vivono solo parzialmente nel suolo, suggerisce una buona stabilità del terreno in generale. Le principali differenze tra i tre vigneti riguardano alcune specifiche categorie tassonomiche: nel vigneto V2, ad esempio, sono stati rilevati taxa indicativi di una maggiore umidità del suolo rispetto agli altri due vigneti.
Biodiversità dell’Agrosistema Vigneto
La mappatura delle comunità vegetali erbacee risulta utile per l’azienda al fine di gestire in maniera differenziata le semine, comprendere relazioni esistenti tra copertura erbacea, qualità del suolo e comportamento della vite e di prendere in maniera più consapevole decisioni nella gestione del terreno e degli inerbimenti.
La ricchezza di biodiversità a livello di insetti e piante è importante per avere colture produttive e in salute. Il microbiota, la comunità cioè di microrganismi che vive dentro (endofiti) e sopra le piante (epifiti), è essenziale per la vita dei vegetali e più un microbiota è vario, meglio assolve alle proprie funzioni. Per questo motivo la Ricci Curbastro ha deciso di impegnarsi non solo nella ricerca sulla biodiversità dei propri suoli, calcolata ogni due anni, ma anche realizzando aree non coltivate, di siepi o boschetti per incentivare la biodiversità, anche funzionale, che riveste una grande importanza nel garantire i cosiddetti servizi ecosistemici.
Uno di questi è il controllo biologico effettuato ad esempio dagli antagonisti naturali che trovano nelle aree incolte luoghi di riparo dove svernare. Una ecologia ancora parzialmente conosciuta nei suoi equilibri e quindi meritevole di approfondimenti in prospettiva di un impegno sostenibile ancora più scientifico e mirato.